La fibrillazione atriale non è un fattore di rischio per la demenza ma per l’ictus


Lo studio, coordinato da Ricercatori del Kuopio University Hospital in Finlandia, ha esaminato l’associazione tra fibrillazione atriale, ictus, demenza, e la loro correlazione con la patologia cerebrale, in soggetti di 85 anni ed oltre.

Lo studio prospettico ha riguardato 553 persone, la maggioranza di questi ( 92% ) risiedeva nella cittadina di Vantaa nel Sud della Finlandia.

Al basale, la fibrillazione atriale è risultata significativamnete associata all’ictus.
Il 32% dei pazienti affetti da fibrillazione atriale presentava evidenza di ictus.

La demenza al basale era associata in modo significativo all’età, all’ictus clinico, e alla presenza dell’allele Apo E epsilon 4, ma non al sesso, all’educazione, o ai fattori di rischio cardiovascolare.

All’analisi di regressione multipla è emerso che la demenza era significativamente associata all’educazione ( odd ratio OR = 0.89; p = 0.019 ), al carico di beta-amiloide nel cervello ( OR = 1.26; p < 0.001 ) e alla patologia vascolare ( OR = 2.03; p = 0.016 ), ma non al sesso, all’età alla morte, all’allele apolipoproteina E epsilon 4, o ai fattori di rischio cardiovascolare.

Gli Autori hanno concluso affermando che la fibrillazione atriale è un fattore di rischio significativo e prevenibile per l’ictus, ma non per la demenza nei soggetti molto anziani.
L’eziologia della demenza in questi soggetti è multifattoriale.
Sia la malattia di Alzheimer che la patologia vascolare contribuiscono al declino cognitivo. ( Xagena_2007 )

Rastas S et al, Stroke 2007; 38: 1454-1460



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