Meta-analisi: i PUFA non sembrano ridurre la fibrillazione atriale post-operatoria


Una meta-analisi ha dimostrato che la somministrazione di Acidi grassi polinsaturi ( PUFA ) preoperatoria in pazienti sottoposti a interventi cardiochirurgici non è associata a una riduzione significativa della fibrillazione atriale post-operatoria.

In totale sono stati valutati 3 studi e 431 pazienti.

L’incidenza complessiva della fibrillazione atriale post-operatoria variava dal 24 al 54%.

Dopo aggregazione dei dati dei vari studi i PUFA non hanno mostrato un significativo effetto sull’incidenza di fibrillazione atriale post-operatoria [ risk ratio, RR=0.89; 95% intervallo di confidenza ( IC ) 0.55-1.44; P=0.63 ].

L'analisi di meta-regressione ha mostrato un trend verso un effetto positivo dei PUFA quando il rapporto EPA/DHA è stato pari a 1:2 ( Q model=7.4; p model=0.02 ), e quando l’utilizzo dei beta-bloccanti preoperatori era più basso ( Q model=8.0; p model=0.01 ).

La fibrillazione atriale post-operatoria è una delle complicanze più frequenti dopo chirurgia cardiaca, e la prevenzione di questa aritmia non ha armi farmacologiche ancora ben definite.

Vari studi hanno valutato quali terapie siano in grado di prevenire la fibrillazione atriale post-operatoria, con risultati discordanti.
Questi risultati sono dovuti almeno in parte anche alle diverse popolazioni di pazienti studiate, con prevalenza della fibrillazione atriale post-operatoria variabile in pazienti con patologie mitraliche, aortiche oppure coronariche.

Tra le varie terapie proposte per la prevenzione della fibrillazione atriale post-operatoria sono stati utilizzati i PUFA, anche questi con risultati contrastanti tra i vari studi.

Dalla meta analisi, che ha valutato gli studi randomizzati presenti in letteratura, non è emerso alcun effetto significativo dei PUFA nella prevenzione della fibrillazione atriale post-operatoria. ( Xagena_2013 )
Fonte: Journal of Cardiovascular Medicine, 2013

Xagena_Medicina_2013