L’obiettivo dello studio A4 ( Catheter Ablation Versus Antiarrhythmic Drugs for Atrial Fibrillation ) è stato quello di confrontare la terapia farmacologica antiaritmica tra i pazienti con fibrillazione atriale.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale all’ablazione mediante catetere ( n=53 ) o a terapia farmacologica antiaritmica ( n=59 ) con uno di 6 farmaci.
Dopo 3 mesi, i pazienti avevano la possibilità cambiare terapia ( fase crossover ).

Prima dell’arruolamento, l’87% dei partecipanti aveva fatto uso di un farmaco antiaritmico di classe 1, il 65% aveva assunto un farmaco di classe 2, il 75% un farmaco di classe 3, ed il 10% aveva impiegato un farmaco di classe 4.

Al basale, il numero mediano di episodi di fibrillazione atriale al mese era di 12; la durata mediana di 5.5 ore.
Malattia cardiaca strutturale era presente nel 26% dei pazienti.
La dimensione media atriale sinistra nell’asse lungo parasternale era di 40 mm.
Nel gruppo ablazione, la durata media della procedura era di 168 minuti, e sono state eseguite in media 1.8 procedure.
Il crossover ha riguardato il 9% dei pazienti del gruppo ablazione, e il 63% del gruppo farmacologico.

Ad 1 anno, l’89% dei pazienti nel gruppo ablazione ed il 23% nel gruppo terapia farmacologica era libero da recidive aritmiche ( p<0.0001 ).
La terapia anticoagulante orale è stata sospesa nel 60% dei pazienti nel gruppo ablazione e nel 34% nel gruppo terapia medica ( p=0.01 ).

Tra i parametri di qualità, 6 su 8 sono risultati significativamente migliorati nel gruppo ablazione. Tra i pazienti, sottoposti ad ablazione ( n=90 e 155 procedure ), compresi i crossover, ci sono stati 2 casi di tamponamento cardiaco e 2 casi di ematoma all’inguine.

Dallo studio è emerso ad 1 anno che tra i pazienti con fribrillazione atriale, l’ablazione mediante catetere era associata ad una più alta incidenza di assenza di fibrillazione atriale, rispetto alla terapia farmacologica antiaritmica. ( Xagena_2008 )

Fonte: Circulation, 2008



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