Trattamento della fibrillazione atriale con antiaritmici o ablazione con radiofrequenza


Sebbene l'ablazione transcatetere con radiofrequenza si sia evoluta da procedura sperimentale a importante opzione di trattamento per la fibrillazione atriale, la sicurezza e l'efficacia dell’ablazione transcatetere rispetto a quelle dei farmaci antiaritmici non sono ancora state stabilite.

Sono state condotte due revisioni sistematiche: una sull'ablazione transcatetere con radiofrequenza e l'altra sui farmaci antiaritmici per fornire stime precise e ampiamente rappresentative dell’efficacia clinica e della sicurezza di entrambe le terapie nel trattamento della fibrillazione atriale.

Le ricerche nei database scientifici sono state condotte nel periodo 1990-2007.

Sono stati inclusi nelle revisioni 63 studi sull'ablazione transcatetere con radiofrequenza e 34 studi sui farmaci antiaritmici.

I pazienti arruolati in studi sull'ablazione transcatetere con radiofrequenza tendevano ad essere più giovani ( età media 55 anni versus 62 ), avevano una maggiore durata della fibrillazione atriale ( 6 anni contro 3.1 ), e avevano partecipato precedentemente a un numero maggiore di sperimentazioni fallite di farmaci ( 2.6 versus 1.7 ).

Il tasso di successo della singola procedura di ablazione senza terapia con farmaci antiaritmici è stato del 57%, il tasso di successo della procedura multipla senza farmaci antiaritmici è stato del 71%, e il tasso di successo della procedura multipla con farmaci antiaritmici o con l’uso di farmaci antiaritmici sconosciuti è stato del 77%.
In confronto, il tasso di successo per la terapia con antiaritmici è stato del 52%.

Nel 4.9% dei pazienti, sottoposti ad ablazione trans catetere, si è verificata una complicanza maggiore.
Gli eventi avversi dei farmaci antiaritmici, sebbene più comuni ( 30% versus 5% ), sono risultati meno gravi.

In conclusione, gli studi sull’ablazione transcatetere con radiofrequenza per il trattamento della fibrillazione atriale hanno riportato tassi di efficacia superiori rispetto agli studi sulla terapia con farmaci antiaritmici; inoltre il tasso delle complicanze è stato minore. ( Xagena_2009 )

Calkins H, Reynolds MR, Circ Arrhythm Electrophysiol 2009; 2: 349-361



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