Terapia anticoagulante nei pazienti con fibrillazione atriale: fattori di rischio per il sanguinamento
L’ictus e il tromboembolismo rappresentano gravi problemi per i pazienti con fibrillazione atriale.
L’incidenza di questi eventi vascolari può essere ridotta mediante appropriata anticoagulazione.
Il sanguinamento è tuttavia la principale complicanza del trattamento anticoagulante.
Uno studio ha esaminato quali fossero i fattori associati al rischio di sanguinamento durante la terapia anticoagulante nei pazienti con fibrillazione atriale.
I 4060 pazienti dello studio AFFIRM sono stati seguiti per almeno 3,5 anni.
Sanguinamento maggiore si è avuto in 260 pazienti, con un’incidenza di circa il 2% per anno, con nessuna differenza significativa tra i pazienti assegnati al controllo della frequenza ventricolare o al controllo del ritmo sinusale.
L’aumentare dell’età, l’insufficienza cardiaca, la malattia epatica o renale, il diabete, il primo episodio di fibrillazione atriale, l’impiego del Warfarin o dell’Aspirina sono risultati associati in modo significativo al sanguinamento maggiore. ( Xagena_2005 )
Di Marco JP et al, Am Heart J 2005; 149: 650-656
MedicinaNews.it