Tachiaritmie, bradiaritmie e sindromi coronariche acute


L'incidenza di bradiaritmie nei pazienti con sindrome coronarica acuta va dallo 0.3% al 18%. Sono causate da una disfunzione del nodo del seno, blocco atrioventricolare di alto grado, o blocco di branca.

La disfunzione del nodo del seno si presenta come bradicardia sinusale o arresto sinusale.

Il blocco atrioventricolare di primo grado si verifica nel 4% fino al 13% dei pazienti con sindrome coronarica acuta ed è causato da disturbi del ritmo nell'atrio, nodo atrioventricolare, fascio di His, o sistema di Tawara.
I blocchi atrioventricolari di primo o secondo grado si verificano molto spesso entro 24 ore dall’inizio della sindrome coronarica acuta; queste aritmie sono spesso transitorie e di solito scompaiono dopo 72 ore.
I blocchi atrioventricolari di terzo grado sono spesso transitori in pazienti con infarto infero-posteriore del miocardio, e permanenti nei pazienti con infarto miocardico anteriore.

Il blocco fascicolare anteriore sinistro si verifica nel 5% dei casi di sindrome coronarica acuta; il blocco fascicolare posteriore sinistro si osserva meno frequentemente ( incidenza inferiore a 0.5% ).

Il blocco di branca completo è presente nel 10% fino al 15% dei pazienti con sindrome coronarica acuta; il blocco di branca destra è più comune ( 2/3 ) del blocco di branca sinistra ( 1/3 ).

Nei pazienti con bradiaritmia, l’Atropina per via endovenosa ( 1-3 mg ) è utile nel 70% fino all’80% dei pazienti con sindrome coronarica acuta, e può portare ad un aumento della frequenza cardiaca.

La necessità di stimolazione con pacemaker è differente nei pazienti con infarto miocardico inferiore e anteriore. Considerando che le bradiaritmie sono spesso transitorie in pazienti con infarto miocardico inferiore, e quindi non necessitano di un pacemaker permanente, di solito c'è bisogno di un pacemaker permanente nei pazienti con infarto miocardico acuto. In questi pazienti le bradiaritmie sono principalmente causate da necrosi settale.

Nei pazienti con sindrome coronarica acuta e aritmie ventricolari l’Amiodarone ( Cordarone ) è il farmaco di scelta; questo antiaritmico è altamente efficace anche nei pazienti con arresto cardiaco extraospedaliero resistente alla defibrillazione.

C'è un generale accordo che la defibrillazione e un supporto avanzato per consentire la vita siano fondamentali, e siano i trattamenti di scelta per i pazienti con flutter o fibrillazione ventricolare. Se la defibrillazione non è disponibile nei pazienti con arresto cardiaco dovuto a aritmie ventricolari, è obbligatoria la rianimazione cardiopolmonare. ( Xagena2010 )

Trappe HJ, J Emerg Trauma Shock 2010; 3: 137-142



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Cardio2010