Fibrillazione atriale persistente di lunga durata: ablazione transcatetere


Medici del St Bartholomew’s Hospital di Londra hanno esaminato la possibilità dell’impiego dell’ablazione con catetere nel trattamento dei pazienti sintomatici con fibrillazione atriale persistente di lunga durata.

E’ stata compiuta una procedura di isolamento circonferenziale delle vene polmonari mediante ablazione con radiofrequenza e sono state create linee dalla vena polmonare inferiore sinistra alla valvola mitralica, lungo il tetto dell’atrio sinistro tra le vene polmonari e lungo l’istmo tra la vena cava inferiore e la valvola tricuspide.

Un totale di 42 pazienti è stato sottoposto alla procedura ablativa che ha richiesto in media 5 ore di intervento con 50 minuti di fluoroscopia.

Dopo un periodo di follow-up ( osservazionale ) di 8.4 mesi, il 76% ( 31/41 ) dei pazienti era in ritmo sinusale.
Di questi, 29 pazienti hanno interrotto l’assunzione di farmaci antiaritmici.

Nel corso del periodo osservazionale, il 49% ha sofferto di tachicardia atriale sostenuta.

Ventidue pazienti ( 52% ) hanno richiesto più di una procedura ablativa.
In totale sono state eseguite 26 procedure ripetute.

Il mantenimento del ritmo sinusale dopo la prima, seconda o terza procedura è stato del 36% ( 15 di 42 ), 58% ( 11 di 19 ) e 71% ( 5 di 7 ), rispettivamente.

Su un totale di 68 procedure si sono verificate 2 gravi complicanze ( 39% ): un ictus ed una stenosi della vena polmonare.

Secondo gli Autori, l’ablazione mediante catetere può essere impiegata per curare la fibrillazione atriale persistente di lunga durata, tuttavia, questa procedura è associata ad una significativa percentuale di complicanze.
Molti pazienti necessitano di più procedure per raggiungere il successo. ( Xagena_2006 )

Earley MJ et al, Heart 2006; 92: 233-238




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