Aritmie cardiache: i controlli dopo la cura

A cura di Flavio Doni, UTIC Multimedica, Sesto San Giovanni, Milano

Quando per la cura dell'aritmia sia stato scelto un trattamento farmacologico è opportuno che il paziente si sottoponga a controlli periodici al fine di riconoscere tempestivamente la comparsa di eventuali effetti collaterali. E' inoltre utile la saltuaria ripetizione di elettrocardiogrammi dinamici per verificare l'efficacia della cura.
Questa seconda indicazione è valida anche per quei casi in cui si sia preferito un trattamento non farmacologico mediante intervento cardiochirurgico o endocavitario.
Per quanto riguarda infine i pacemaker va sottolineata l'estrema importanza di periodici controlli della carica dello stimolatore, effettuabile mediante appositi misuratori, al fine di riconoscere il momento, normalmente da 5 a 15 anni dopo l'impianto, in cui esso va sostituito. (E' possibile reperire ulteriori informazioni sull'argomento, visitando il sito Aritmologia.net)