Pulmaxan a basso dosaggio produce benefici nei pazienti con asma persistente di recente insorgenza
I pazienti asmatici vanno incontro a perdita della funzione polmonare più velocemente rispetto ai soggetti normali.
Uno studio coordinato da Ricercatori della McMaster University ad Hamilton in Canada ha valutato l’efficacia di un intervento precoce con corticosteroidi per via inalatoria sul declino della funzione polmonare nell’asma di recente insorgenza.
Hanno preso parte allo studio “The Inhaled Steroid Treatment as Regular Therapy in Early Asthma” 7165 pazienti di età compresa tra 5 e 66 anni, con asma persistente da meno di 2 anni.
I pazienti sono stati trattati con Budesonide ( Pulmaxan ) a basso dosaggio ( 200 microg qd per i bambini di età inferiore agli 11 anni e 400 microg per gli altri pazienti ), oppure con placebo, per 3 anni, in aggiunta all’usuale terapia dell’asma.
Il trattamento con Budesonide ha migliorato in modo significativo il FEV1 ( volume espiratorio forzato in 1 sec ) sia prima che dopo l’assunzione del broncodilatatore, ed ha inoltre ridotto il declino medio, dal basale, della FEV1 post-broncodilatatore, a 1 e a 3 anni: -0.62% e –1.79% per Budesonide, e –2.11% e –2.68% per il placebo, rispettivamente ( p < 0.001 ).
Il declino è risultato più marcato per i pazienti di sesso maschile, per i fumatori attivi e per i pazienti di età superiore ai 18 anni.
I risultati dello studio hanno indicato che il trattamento prolungato, una volta al giorno, con bassi dosaggi di Budesonide in pazienti con asma persistente di recente insorgenza riduce la perdita della funzione polmonare nel tempo. ( Xagena_2006 )
O’Byrne PM et al, Chest 2006; 129. 1478-1485
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