Dolce o salato? Dimmi come mangi, ti dirò chi sei.

A cura di Marina Bestetti

Dai risultati di un test sulla personalità condotto dalla facoltà di Psicologia dell'università Cattolica di Milano, è emerso che i tipi "dolci" sono più amichevoli e altruisti dei "salati". Riescono a controllare meglio le emozioni, ma tendono ad essere introversi. Generalmente queste persone cercano nel cibo gratificazione e consolazione. Le prove? Il 75% ha ammesso di aver voglia di dolci nei momenti di depressione. Il 56% preferisce cannoli alla crema e bignè, da gustare in solitudine, confermandone così il ruolo consolatorio, apprezzandone soprattutto la morbidezza e il fatto che si sciolgano in bocca, come i primi nutrimenti del bebè.
I tipi "salati" invece preferiscono i cibi da masticare o sgranocchiare (pasta, salumi, pizza, patatine). Amano mangiare in compagnia, soprattutto se sono di buon umore.
I "salati" sono più energici, estroversi e dinamici. Si mostrano sempre sicuri di sé e parlano con franchezza. Nel cibo cercano un piacere forte e pungente. Ma nei momenti di tristezza anche loro, come i colleghi "dolci", non esitano a tuffarsi sui pasticcini alla crema.