Vitamine e minerali: quando integrare

A cura di Marina Bestetti

In generale una dieta bilanciata fornisce già naturalmente l'adeguato apporto nutrizionale di cui un individuo, in buone condizioni di salute, ha bisogno.
Inoltre far fronte ai fabbisogni nutrizionali attraverso un consumo moderato e bilanciato di tutte le varietà di cibi, piuttosto che attraverso integratori, riduce il rischio potenziale sia di carenze che di eccessi nutrizionali. Per questo motivo consigli sull'assunzione di integratori e diete specifiche, dovrebbero provenire da medici e dietisti abilitati.
Ecco, indicativamente, a chi sono consigliati gli integratori alimentari:
1) Donne con eccessive perdite mestruali che manifestano carenze di ferro.
2) Donne in gravidanza o che allattano che hanno carenze di ferro, acido folico e calcio.
3) Soggetti con introiti calorici molto bassi che spesso seguono diete che non riescono a soddisfare i fabbisogni nutrizionali.
4) Chi segue una dieta vegetariana e ha bisogno di integrare le quantità di calcio, ferro e vitamina B12.
5) Ai neonati talvolta viene somministrata una dose unica di vitamina K per prevenire eventuali perdite ematiche (sotto stretto controllo medico).
6) Ad alcuni pazienti che seguono terapie che interferiscono con il naturale assorbimento dei nutrienti.
Non dimentichiamo inoltre che gli integratori, se ingeriti in quantità elevate, sono potenzialmente tossici e i livelli di assunzione variano a secondo della persona (sesso, età, stato di salute, corporatura). Inoltre un alto dosaggio di integratori vitaminici o minerali può interferire con il naturale metabolismo degli altri nutrienti e con gli effetti terapeutici di alcuni farmaci.