Shock anafilattico: come si presenta

A cura di Marina Bestetti

L'anafilassi è una reazione dell'organismo che produce una serie di anticorpi in grado di legarsi a particolari cellule del sangue (mastociti e granulociti basofili) provocando la liberazione di istamina e leucotrieni che agiscono negativamente su diversi apparati dell'organismo, principalmente la pelle, i bronchi l'intestino e il cuore. La sintomatologia ha inizio con un forte prurito sul volto, sulle mani, all'inguine e al torace a cui si associano starnuti e tosse. Successivamente compaiono rossore, gonfiore, vomito e dolori intestinali, e infine difficoltà respiratorie e senso di soffocamento.
Le forme più gravi culminano nello shock anafilattico vero e proprio, con calo della pressione sanguigna e perdita di coscienza. Nella maggior parte dei casi queste reazioni sono scatenate da cibi e farmaci, ma le più temute sono quelle causate dalle punture di insetti in particolare api, vespe e calabroni.
Per contrastare gli effetti dello shock anafilattico è necessario intervenire rapidamente con un'iniezione di adrenalina che ristabilisce i valori pressori, risolve il broncospasmo e i gonfiori, e soprattutto, a differenza di antistaminici e cortisonici, agisce in pochissimi minuti.
(Xagena 2001)