Al mare sì, ma con prudenza.

A cura di Marina Bestetti

Come resistere alla tentazione di restare per ore spaparanzati al sole, durante le vacanze?
Eppure, sarebbe meglio un po' di prudenza: il rischio non è solo quello di passare notti insonni a causa delle "scottature", ma anche di restare vittime del "colpo di calore", dovuto ad un accumulo di caldo da parte dell'organismo, che poi non sarebbe in grado di smaltirlo con rischi un po' per tutti gli organi, ma soprattutto per cuore e cervello.
Il 27% del calore accumulato, viene disperso con la sudorazione che quindi deve essere controbilanciata da una adeguata assunzione di liquidi. Gli antipertensivi, i diuretici e i vasodilatatori, possono essere mal tollerati a causa del caldo, tuttavia chi soffre di ipertensione, non deve modificare la propria cura, se non sotto stretto controllo medico. La presenza di iodio nelle località di mare, non rappresenta un rischio vero e proprio per i cardiopatici, se non per chi è affetto da un reale eccesso di funziona tiroidea. I problemi possono presentarsi se ci si sottopone ad uno sforzo fisico senza essere allenati: una nuotata o una remata prolungata o una partita a tennis sotto il sole cocente, possono essere rischiose per chiunque: come sempre, vale la regola del buon senso.