Bagni di..fieno

A cura di Marina Bestetti

I bagni di fieno, oggi tanto di moda, pare fossero praticati già nei secoli scorsi in alcune zone del Trentino. Vengono utilizzate alcune erbe che crescono spontaneamente in montagna, come timo, arnica, genziana e ranuncolo. Vengono falciate alle prime ore dell'alba, raccolte e poste a macerare naturalmente in grandi vasche per alcuni giorni. Quando sono pronte, ci si immerge. La prima "seduta" è di circa 15 minuti, fino ad arrivare , gradualmente, a 30. Durante le "immersioni", la temperatura oscilla tra i 40 e i 70 gradi, stimolando così un forte sudorazione che persiste anche dopo l'applicazione. In questo modo si ottiene un buon ricambio salino e un diffuso senso di benessere. I bagni di fieno risultano particolarmente adatti per le sintomatologie dolorose legate all'apparato scheletrico-muscolare (reumatismi, cervicale, crampi ). Non presentano particolari controindicazioni, ma come sempre, è bene consultare il proprio medico curante prima di "tuffarsi" in questa nuova terapia.