A cura di Marina Bestetti
Forse sarà capitato a molti in questi giorni, complice anche l'ora legale, di alzarsi già stanchi, di cattivo umore e di avere l'impressione che tutti i piccoli problemi quotidiani diventino improvvisamente irrisolvibili. Il quadro poi è completato da un senso di irrequietezza, irritabilità, debolezza e scarsa concentrazione.
Niente paura: tutto questo è normale. Il nostro organismo è semplicemente impegnato nelle manovre di primavera, sta cioè cambiando il suo ritmo invernale per avvicinarsi a quello estivo, passando dalle condizioni di buio e freddo a quelle di luce e caldo.
Ma se la stanchezza e la sonnolenza persistono, cosa fare?
Innanzitutto è necessaria una distinzione tra sonnolenza e affaticamento.
L' affaticamento rappresenta una risposta normale ad sforzo uno fisico, ad uno stress mentale o alla semplice mancanza di sonno, mentre la sonnolenza è più spesso indice di una situazione di disagio, di depressione o ansia.
Non ci sono cure specifiche per i problemi di affaticamento più comuni. Quando possibile, sarebbe utile prendersi qualche giorno di vacanza, cercare di modificare la propria attività lavorativa, iniziare nuove attività, insomma cercare di fare il possibile per spezzare la monotonia e dare un nuovo ritmo alla vita di tutti i giorni.
E importante stabilire delle priorità: non possiamo fare sempre tutto, cerchiamo quindi di seguire un programma ragionevole senza sacrificare le ore di sonno.
Naturalmente anche l'alimentazione è importante: una dieta equilibrata (tre pasti al giorno, non saltare la colazione, introdurre regolarmente vitamine, proteine, carboidrati, grassi e sali minerali) unita ad una attività fisica regolare (proporzionata alla propria costituzione, età e stato di salute generele) aiuteranno a ritrovare la carica.
Ma la stanchezza può anche essere un sintomo non specifico di un disturbo psicologico o fisiologico.
L' affaticamento patologico non viene alleviato dal riposo, dal sonno sufficiente, o rimuovendo i fattori stressanti, e se persiste dovrebbe essere valutata dal punto di vista medico.
Il tipo di stanchezza può aiutare a delinearne la causa nascosta. Gli individui che la mattina si svegliano riposati ma che, dopo poche ore di attività, sono subito stanchi, possono avere una malattia in corso. Chi invece si sveglia già affaticato e resta in questo stato tutto il giorno, potrebbe soffrire di depressione.
Naturalmente questi non sono dati assoluti e
l' affaticamento cronico dovrebbe essere valutato da uno specialista.
Tra gli esami per risalire alle cause dell'affaticamento cronico i più comuni sono: i test per individuare stati di anemia, le analisi funzionali della tiroide e le analisi complete del sangue e delle urine.
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