Pazienti con infarto STEMI sottoposti a terapia: effetti dell’iniezione intracoronarica di cellule di midollo osseo
Ricercatori del gruppo Fincell ( FINnish study of autologous bone marrow-derived stem CELL in acute myocardial infarction ) hanno valutato l’efficacia e la sicurezza della terapia trombolitica di un infarto miocardico acuto con sopraslivellamento ST ( STEMI ).
I pazienti con STEMI, sottoposti a trombolisi seguita da intervento coronarico percutaneo ( PCI ) 2-6 giorni dopo l’infarto, sono stati assegnati in modo casuale a ricevere cellule di midollo osseo per via intracoronarica ( n=40 ) oppure placebo ( n=40 ).
Le cellule erano state raccolte e preparate 3-6 ore prima dell’intervento PCI e iniettate entro l’arteria infartuata immediatamente dopo l’impianto dello stent.
L’efficacia è stata valutata mediante misurazione della frazione d’eiezione ventricolare sinistra globale ( FEVS ), l’angiografia ventricolare sinistra e l’ecocardiografia 2-D, mentre la sicurezza è stata valutata misurando le variabili del rischio di aritmia e la ristenosi del vaso in cui è stato impiantato lo stent mediante ultrasonografia intravascolare.
A 6 mesi il gruppo trattato con cellule del midollo osseo ha presentato un maggior incremento assoluto di FEVS globale, rispetto al placebo.
Nessuna differenza è stata osservata tra i gruppi riguardo agli eventi clinici avversi, alle variabili del rischio di aritmia, o al diametro minimo del lume.
In conclusione, la terapia intracoronarica con cellule del midollo osseo è associata ad un miglioramento della frazione d’eiezione ventricolare sinistra globale, mentre ha un effetto neutro sul rischio di aritmie e sulla ristenosi delle lesioni coronariche sottoposte ad impianto di stent nei pazienti dopo terapia trombolitica per infarto STEMI. ( Xagena_2008 )
Huikuri HV et al, Eur Heart J 2008; 29: 2723-2732
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