Se il cuore non ha problemi, anche i bambini Down possono praticare sport


A cura di Telethon

I bambini Down che non hanno malformazioni cardiache possono praticare sport e alcuni di loro potrebbero partecipare ad attività agonistiche senza rischi particolari. E' l'importante indicazione che arriva da un lavoro finanziato da Telethon e condotto da un gruppo di cardiologi dell'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma (IRCCS), coordinati da Bruno Marino, e pubblicato sulla rivista specialistica Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine*. Circa il 50% dei bambini affetti dalla sindrome sono portatori di difetti cardiaci e possono essere valutati per l'attività sportiva solo dopo un intervento cardiochirurgico. Nessuno studio finora aveva invece valutato la resistenza allo sforzo da parte dell'altra metà di bambini Down, che hanno un cuore apparentemente normale. I ricercatori hanno così studiato un gruppo di bambini Down che risultavano privi di difetti cardiaci, sottoponendoli a classiche prove da sforzo, come quella di correre su un tappeto rotante, e a test di funzionalità respiratoria. Il risultato è che la maggior parte dei giovani "atleti" (37 su 42) erano in grado di eseguire i test senza risentire di alcun sintomo particolare e senza manifestare aritmie. Anche la loro capacità polmonare risultava normale. "Questo indica che, in assenza di malformazioni cardiache, i ragazzi Down possono allenarsi ed affrontare l'attività fisica senza particolari rischi e in casi selezionati anche praticare attività agonistica ".
Il problema dell'idoneità sportiva delle persone affette dalla sindrome di Down è salito alla ribalta della cronaca lo scorso anno con il caso di Mauro Muscas, un pattinatore diciassettenne che, a causa della sindrome, si era visto negare l'autorizzazione a partecipare al normale circuito agonistico.
"Senza entrare nel merito di queste decisioni, che riguardano le autorità sportive e sanitarie, il nostro lavoro suggerisce che, almeno dal punto di vista della funzionalità cardiorespiratoria, in molti bambini Down esiste il potenziale per un'attività sportiva pressoché normale, ovviamente quando una visita accurata escluda qualsiasi malformazione o difetto cardiaco" aggiunge Marino. I ricercatori hanno anche rilevato che alcuni ragazzi Down da loro esaminati conducevano una vita sedentaria ed erano obesi. Una normale attività fisica potrebbe invece contribuire a combattere l'obesità, comune nelle persone Down, migliorandone così la qualità e l'aspettativa di vita.
(* Pasione et al: "Clinical and Cardiorespiratory Assessment in Children With Down Syndrome Without Congenital Heart Disease", Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine 2000; vol. 154, pp. 408-410)

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