Ricercatori italiani scoprono i meccanismi fondamentali delle malattie autoimmuni
A cura di Telethon
Quando il sistema immunitario "impazzisce", accanendosi contro le cellule normali dell'organismo, le conseguenze possono essere gravissime: la sclerosi multipla, il lupus e il diabete giovanile sono solo alcuni esempi di malattie autoimmuni, dovute cioè all'attacco di diversi tessuti e organi da parte dei globuli bianchi che normalmente dovrebbero difenderli dagli agenti esterni.Le malattie autoimmuni sono nell'insieme relativamente frequenti e possono colpire fino a 5 persone su 100 nella popolazione generale. Non sono malattie ereditarie in senso stretto, ma piuttosto patologie ad origine multifattoriale a cui cioè, contribuiscono fattori genetici e non genetici. Quello che si eredita è, quindi, una predisposizione ad ammalarsi. Alcune malattie autoimmuni, fra cui la tiroidite di Hashimoto, sono più frequenti nelle donne.
Un importante contributo alla conoscenza delle cause ancora oscure di queste malattie arriva oggi da una ricerca tutta italiana, frutto della collaborazione tra un gruppo di ricerca del Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Anatomiche e Oncologiche dell'Università di Palermo coordinato da Giorgio Stassi e finanziato da Telethon, e studiosi dell'Istituto di Patologia Generale di Catania e dell'Istituto Superiore di Sanità di Roma finanziati dall'AIRC e coordinati da Ruggero De Maria.
Il lavoro pubblicato sul numero di dicembre della rivista Nature Immunology*, fa chiarezza sui meccanismi che causano la tiroidite di Hashimoto e il morbo di Graves, due malattie autoimmuni della tiroide che compaiono prevalentemente in età adulta; gli stessi risultati potranno aiutare a comprendere altre malattie autoimmuni e alcuni tumori.
(* Stassi, G. et al: "Control Of Target Cell Survival In Thyroid Autoimmunity By T Helper Cytokines Via Regulation Of Apoptotic Proteins". Nature Immunology vol. 1 n. 6, December 2000)
( Xagena_2001)