Minore incidenza di decessi per forme tumorali maligne nei soggetti affetti da sindrome Down


Uno studio (condotto dal National Center on Birth Defects and Development Disabilities, Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta e dal Department of Medical Genetics dell'University of British Columbia di Vancouver, in Canada) ha analizzato i dati riportati sui certificati di morte dei cittadini americani dal 1983 al 1997 per calcolare, nelle persone con Sindrome Down, l'età media dei decessi e gli odds ratio standardizzati di mortalità (SMOR) per le malattie comuni.
Su 17.897 persone con Sindrome Down, l'età media è aumentata dai 25 anni del 1983 ai 49 anni del 1997, con un incremento medio di 1.7 anni di sopravvivenza per ogni anno di studio (p<0.0001). L'età media della morte è risultata essere significativamente più alta nei soggetti di razza bianca.
I certificati di morte dei soggetti con Sindrome Down riporatano più frequentemente difetti congeniti al cuore (SMOR 29.1, 95% CI 27.8-30.4), demenza (22.2, 19.6-22.7), ipotiroidismo (20.3, 18.5-22.3) o leucemia (1.6, 1.4-1.8), rispetto a coloro che non risultavano essere stati affetti da questa sindrome
Al contrario, forme tumorali maligne (diverse dalla leucemia) erano riportate sui certificati di morte delle persone Down con incidenza minore di un decimo di quanto ci si aspettasse (0.07, 0.06-0.08).
Tra le possibili ragioni che possano giustificare la minore incidenza di tumori nelle persone affette da Sindrome Down, i Ricercatori hanno ipotizzato: l'esposizione ridotta ai fattori di rischio ambientale che contribuiscono alla comparsa dei tumori, i geni soppressori-tumorali sul cromosoma 21, una più lenta velocità di replicazione e l'alta probabilità di apoptosi cellulare. ( Xagena_2002 )

Q. Yang, Lancet 2002; 359: 1019-1025