Glioblastoma: integrina alfa7, un marcatore funzionale e un potenziale bersaglio terapeutico
La proteina integrina alfa 7 è un potenziale bersaglio terapeutico per arrestare la crescita del glioblastoma.
La scoperta, compiuta da un gruppo di ricercatori coordinati da Ruggero De Maria, dell'Istituto di Patologia generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, apre la strada a una nuova potenziale strategia per il trattamento di uno dei più aggressivi tumori cerebrali.
E' stato individuato l'anticorpo più efficace nel contrastare la crescita tumorale. A quel punto i ricercatori si sono concentrati sul bersaglio colpito dall'anticorpo arrivando così a scoprire il ruolo dell'integrina alfa 7.
L'integrina alfa 7 ha un ruolo essenziale nel glioblastoma e interagisce con un'altra proteina, la laminina, che le staminali tumorali sono in grado di produrre.
Nello studio i cui risultati sono pubblicati sulla rivista Cell Stem Cell i ricercatori hanno inoltre scoperto che bloccando l'integrina alfa 7, con appositi anticorpi o inattivando il gene responsabile della sua produzione, le cellule staminali tumorali non riescono a migrare e smettono di proliferare andando progressivamente incontro a morte.
Tradurre questi risultati in farmaci utilizzabili negli esseri umani non è semplice. Il cervello è protetto dalla barriera emato-encefalica che impedisce il passaggio di sostanze estranee quali potrebbero essere gli anticorpi per bloccare la proteina. ( Xagena_2017 )
Fonte: Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, 2017
Xagena_Medicina_2017