Impianto di dispositivi elettronici cardiovascolari e mortalità associata alle successive infezioni


La terapia con dispositivo elettronico cardiovascolare impiantabile ( CIED ) può ridurre la morbilità e la mortalità, ma questo beneficio può essere ridotto da infezioni legate al dispositivo.
Attualmente, esistono pochi dati pubblicati sulla mortalità e sui costi associati all’infezione da CIED.

Sono stati analizzati il rischio aggiustato di mortalità totale ed incrementale durante la degenza, la mortalità a lungo termine, la durata della degenza ospedaliera e il costo di degenza associato con l'infezione in una coorte retrospettiva di 200.219 pazienti ricoverati per l'impianto, la sostituzione o la revisione di un dispositivo elettronico cardiovascolare impiantabile durante l’anno 2007.

In totale sono stati registrati 5817 ricoveri per infezione.
L'infezione è stata associata ad un significativo aumento della mortalità ospedaliera aggiustata ( rate ratio, RR=4.8-7.7; tassi standardizzati, 4.6%-11.3% ) e mortalità a lungo termine ( RR=1.6-2.1; tassi standardizzati, 26.5%-35.1% ), a seconda del tipo di dispositivo impiantabile.

È importante sottolineare che circa la metà dei casi di mortalità a lungo termine si è verificata dopo la dimissione.

La durata della degenza ospedaliera corretta è stata significativamente maggiore in caso di infezione ( tassi medi di durata del ricovero, 2.5-4.0, durata standard del ricovero, 15.5-24.3 giorni ), in base al tipo di dispositivo.

Il maggiore costo incrementale in presenza di infezione è dipeso dalla terapia intensiva, che ha rappresentato oltre il 40% della differenza.

Il tasso di mortalità a lungo termine corretto e il rapporto dei costi in caso di infezione sono risultati significativamente maggiori per i portatori di pacemaker rispetto ai portatori di defibrillatore cardioverter impiantabile o ai dispositivi defibrillatori per la terapia di resincronizzazione.

In conclusione, l'infezione associata a procedure con dispositivo elettronico cardiovascolare impiantabile ha portato a un sostanziale aumento della mortalità incrementale durante il ricovero e a lungo termine, che è variata con il tipo di dispositivo impiegato, e si è verificata, in parte, dopo la dimissione.
Quasi la metà del costo incrementale del ricovero è legato alla terapia intensiva. ( Xagena_2011 )

Sohail MR et al, Arch Intern Med 2011; 171: 1821-1828



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