Stenosi aortica asintomatica grave: esiti clinici
È stato esaminato il decorso clinico dei pazienti con grave stenosi aortica asintomatica in base alla nuova proposta di classificazione del grado di stenosi della valvola aortica.
La gestione dei pazienti con grave stenosi aortica asintomatica rimane controversa. Inoltre, con la medesima denominazione di grave stenosi aortica, più entità possono essere identificate in base alla portata transvalvolare e ai gradienti di pressione, risultando in 4 modelli di gradiente di flusso.
La ecocardiografia transtoracica e la misurazione del peptide natriuretico di tipo B da campioni di sangue venoso sono state eseguite in 150 pazienti consecutivi con grave stenosi aortica asintomatica e test da sforzo normale.
I pazienti sono stati classificati in 4 gruppi, a seconda dello stato del flusso del ventricolo sinistro ( flusso normale [NF] vs basso flusso [LF]: 35 ml/m2 ) e livelli di gradiente di pressione ( basso gradiente [LG] vs alto gradiente [HG] : 40 mmHg ).
I pazienti con NF/LG avevano livelli significativamente inferiori di peptide natriuretico di tipo B ( BNP ) rispetto a quelli con LF/HG e LF/LG.
Il follow-up è stato di 27 mesi.
A 2 anni, la sopravvivenza libera da eventi cardiaci era 83%, 44%, 30% e 27% nei gruppi NF/LG, NF/HG, LF/HG e LF/LG, rispettivamente ( p minore di 0.0001 ).
All'analisi multivariata, LF/LG ( hazard ratio HR=5.26; p=0.045 ) e LF/HG ( HR=2.38; p=0.001 ) sono stati identificati come forti determinanti indipendenti di prognosi sfavorevole rispetto a NF/HG.
Limitando l'analisi multivariata per i pazienti con basso flusso, il rapporto LF/LG è risultato essere un predittore indipendente di una marcata riduzione della sopravvivenza libera da eventi cardiaci rispetto a LF/HG ( HR=5.4; p=0.046 ).
In conclusione, l’utilizzo della nuova classificazione del grado di stenosi aortica integrando area della valvola e i pattern di gradiente e di flusso permette una migliore caratterizzazione dell’esito clinico dei pazienti con grave stenosi aortica asintomatica. ( Xagena_2012 )
Lancellotti P et al, J Am Coll Cardiol 2012; 59: 235-243
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