Trattamento delle piccole arterie coronarie: migliori esiti clinici dopo impianto di stent medicato con Sirolimus
E’stato dimostrato che, in confronto agli stent di metallo nudo, gli stent a eluizione di Sirolimus ( SES; Nevo ) riducono la rivascolarizzazione percutanea delle piccole arterie coronarie, ma gli outcome clinici nel lungo periodo di questo trattamento non sono stati esaminati.
Lo studio clinico di lungo periodo SES-SMART ha arruolato 257 pazienti, che hanno ricevuto uno stent medicato con Sirolimus o uno stent di metallo nudo in una piccola arteria coronarica.
L’endpoint clinico dello studio era un composito a 24 mesi di eventi avversi maggiori cardiaci e cerebrovascolari, che includevano mortalità, infarto miocardico non-fatale, rivascolarizzazione della lesione target guidata dall’ischemia, e accidente cerebrovascolare.
Il follow-up di 24 mesi è stato completato da 254 pazienti ( 98.8% ).
L’impiego di stent a rilascio di Sirolimus è risultato associato a un’incidenza significativamente più bassa dell’endpoint clinico ( 12.6% vs 33.1%; HR=0.30; p<0.0001 ), che non era solo dovuta a riduzione dell’incidenza di rivascolarizzazione della lesione target ( 7.9% vs 29.9%; HR=0.30; p<0.0001 ), ma anche a una diminuzione dell’incidenza di infarto miocardico ( 1.6% vs 10.2%; HR=0.09; P=0.018 ).
In confronto allo stent di metallo nudo, l’uso di stent a rilascio di Sirolimus nella rivascolarizzazione percutanea delle piccole arterie coronariche è risultato associato a migliorati outcome clinici dopo 2 anni di follow-up. ( Xagena_2009 )
Menozzi A et al, Eur Heart J 2009; 30: 2095-2101
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Cardio2009