Stenosi aortica grave inoperabile e sostituzione transcatetere della valvola aortica


La sostituzione transcatetere della valvola aortica ( TAVR ) è la terapia raccomandata per pazienti con stenosi aortica grave che non sono idonei candidati per la chirurgia.
Tuttavia, non sono noti gli esiti dell’intervento oltre 1 anno in tali pazienti.

È stato condotto uno studio nel quale i pazienti sono stati assegnati in maniera casuale a sostituzione transcatetere della valvola aortica per via femorale o a terapia standard ( che spesso includeva la valvuloplastica aortica con palloncino ).

Sono stati analizzati gli esiti a 2 anni.

In totale, hanno preso parte allo studio 358 pazienti da 21 Centri.

I tassi di decesso a 2 anni sono stati pari a 43.3% nel gruppo sostituzione transcatetere della valvola aortica e 68.0% in quello terapia standard ( P inferiore a 0.001 ); i tassi corrispondenti di decesso cardiaco sono stati 31.0% e 62.4% ( P inferiore a 0.001 ).

Il vantaggio in termini di sopravvivenza associato a sostituzione transcatetere della valvola aortica che era stato osservato a 1 anno è rimasto significativo tra i pazienti sopravvissuti oltre il primo anno ( hazard ratio, HR=0.58; P=0.02 con l’uso del log-rank test ).

Il tasso di ictus è risultato più alto dopo sostituzione transcatetere della valvola aortica che con la terapia standard ( 13.8% vs 5.5%, P=0.01 ), per il presentarsi nei primi 30 giorni, di più eventi ischemici nel gruppo sostituzione transcatetere della valvola aortica ( 6.7% vs 1.7%, P=0.02 ) e, oltre i 30 giorni, al manifestarsi di più ictus emorragici nel gruppo sostituzione transcatetere della valvola aortica ( 2.2% vs 0.6%, P=0.16 ).

A 2 anni, il tasso di riospedalizzazione è stato del 35.0% nel gruppo sostituzione transcatetere della valvola aortica e 72.5% in quello terapia standard ( P inferiore a 0.001 ).

La sostituzione transcatetere della valvola aortica, rispetto alla terapia standard, è risultata inoltre associata a un miglioramento dello status funzionale ( P inferiore a 0.001 ).

I dati suggeriscono che il beneficio di mortalità con sostituzione transcatetere della valvola aortica potrebbe essere limitato a pazienti che non presentano estese condizioni coesistenti.

Le analisi ecocardiografiche hanno mostrato un aumento sostenuto nell’area della valvola aortica e una diminuzione nel gradiente della valvola aortica, senza peggioramento del rigurgito aortico paravalvolare.

In conclusione, in pazienti accuratamente selezionati con grave stenosi aortica che non erano candidati idonei per la chirurgia, la sostituzione transcatetere della valvola aortica ha ridotto i tassi di decesso e di ospedalizzazione, con una diminuzione dei sintomi e un miglioramento dell’emodinamica valvolare che si sono mantenuti nel corso dei 2 anni di follow-up.

La presenza di importanti condizioni coesistenti attenua il beneficio di sopravvivenza ottenuto con la sostituzione transcatetere della valvola aortica. ( Xagena_2012 )

Makkar RR et al, N Engl J Med 2012; 366: 1696-1704



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Cardio2012