Praluent, un anticorpo monoclonale appartenente alla classe degli inibitori di PCSK9, per il trattamento dell'ipercolesterolemia


Alirocumab, anche noto come Praluent, è disponibile in Italia, dopo aver ricevuto il parere favorevole del Comitato scientifico ( CHMP ) dell’Agenzia Europea per i Medicinali ( EMA; European Medicines Agency ) e l’approvazione definitiva della Commissione Europea.

Alirocumab è un anticorpo monoclonale completamente umano, appartenente alla classe degli inibitori della PCSK9 ( proproteina della convertasi subtilisina/kexina di tipo 9 ).
La PCSK9 è una proteina che regola i livelli di colesterolo LDL circolante in quanto si lega ai recettori LDL causandone la degradazione. Questo comporta un minor numero di recettori e maggiori livelli di LDL in circolo.
Alirocumab si lega alla proteina PCSK9, aumenta il numero dei recettori LDL e riduce pertanto il colesterolo LDL circolante.

Praluent trova indicazione negli adulti con ipercolesterolemia primaria ( familiare eterozigote o non-familiare ) o dislipidemia mista, in aggiunta alla dieta:

in associazione con una statina o con altre terapie ipolipemizzanti in pazienti non in grado di raggiungere gli obiettivi LDL-C con la dose massima tollerata delle statine;

in monoterapia o in associazione con altre terapie ipolipemizzanti nei pazienti che non-tollerano le statine o per i quali una statina è controindicata.

Praluent è disponibile in due diversi dosaggi, 75 mg e 150 mg, per la personalizzazione della terapia in base alle caratteristiche del paziente.

La somministrazione prevede una sola iniezione sottocute una volta ogni due settimane.

Il programma di fase III ODYSSEY ha valutato l’uso di Alirocumab su oltre 24.500 pazienti ipercolesterolemici ad alto rischio cardiovascolare, evidenziando risultati riproducibili e mantenuti nel tempo.
I dati clinici hanno dimostrato che Alirocumab, in aggiunta alla massima dose tollerata di statine con o senza altre terapie ipolipemizzanti, è efficace nel ridurre i livelli di colesterolo LDL, consentendo alla maggior parte dei pazienti trattati di raggiungere l’obiettivo terapeutico raccomandato dalle linee guida.

Inoltre, in una successiva analisi dello studio ODYSSEY LONG-TERM, Alirocumab ha evidenziato una riduzione degli eventi cardiovascolari maggiori.
Il risultato è in attesa di essere confermato su una casistica di otre 18.000 pazienti nello studio ODYSSEY OUTCOME. ( Xagena_2016 )

Fonte: Sanofi, 2016

Xagena_Medicina_2016