Nessun effetto benefico di GM-CSF nei pazienti con claudicatio intermittens
Il fattore GM-CSF ( fattore di crescita dei granulociti e dei macrofagi ) ha dimostrato di aumentare l’indice di flusso collaterale nei pazienti con malattia coronarica.
Modelli sperimentali hanno mostrato effetti benefici di GM-CSF sulla crescita dell’arteria collaterale nella circolazione periferica.
Lo studio START ( Stimulation of ARTeriogenesis Using Subcutaneous Application of Granulocyte-Macroplage Colony-Stimulating Factor as a New Treatment for Peripheral Vascular Disease ) ha valutato gli effetti di GM-CSF nei pazienti con malattia arteriosa periferica.
Lo studio è stato condotto su 40 pazienti con claudicatio intermittens, da moderata a grave.
I pazienti sono stati trattati con placebo o con GM-CSF ( 10 microg/kg ) per via sottocutanea, per un periodo di 14 giorni ( 7 iniezioni in totale ).
Il trattamento con GM-CSF ha portato ad un forte aumento nella conta dei leucociti e della proteina C reattiva.
La frazione dei monociti è inizialmente aumentata ma successivamente si è ridotta in modo significativo rispetto al basale.
Sia i pazienti del gruppo placebo che quelli che hanno ricevuto il fattore di crescita hanno mostrato un aumento significativo nel test della distanza a piedi al giorno 14 e al giorno 90.
Le variazioni nel tempo di percorrenza, l’end point primario dello studio, non sono risultate differenti tra i due gruppi.
Nessun cambiamento è stato osservato nell’indice brachiale-caviglia dopo trattamento con GM-CSF al giorno 14 e al giorno 90.
Le misurazioni di flussimetria laser Doppler hanno mostrato una riduzione significativa nella riserva di flusso microcircolatoria nel gruppo controllo, ma nessun cambiamento nel gruppo GM-CSF.
In questo studio, la somministrazione di GM-CSF nel trattamento dei pazienti con claudicatio intermittens, moderata-grave, non ha prodotto benefici. ( Xagena_2005 )
van Royen N et al, Circulation 2005; 112: 1040-1046
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XagenaFarmaci_2005