La progressione della malattia coronarica associata all’obesità può essere contrastata mediante terapia aggressiva con statine
Ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center e dell’Harvard Medical School a Boston negli Stati Uniti, hanno esaminato se l’obesità acceleri la progressione aterogenica o favorisca outcome avversi dopo bypass coronarico ( CABG ).
Lo studio ha riguardato 1.314 partecipanti allo studio Post CABG, sottoposti a bypass coronarico, assegnati in modo casuale, in un disegno fattoriale 2x2, a Warfarin ( Coumadin ) o a placebo, e a terapia ipocolesterolemizzante aggressiva con Lovastatina ( Mevacor ) 40-80 mg/die ( per raggiungere livelli di colesterolo LDL di 60-85 mg/die ) o a terapia moderata con Lovastatina 2.5-5 mg/die ( per raggiungere livelli di colesterolo LDL di 130-140 mg/die ) .
La progressione del graft aterosclerotico è stata valutata mediante angiografia coronarica a 4-5 anni.
E’ stato osservato che un più alto indice di massa corporea ( BMI ) era associato ad una più alta probabilità di progressione angiografica ( p per trend = 0.003 ) dopo aggiustamento, ma non di eventi clinici.
Nelle analisi stratificate, un più alto indice BMI era associato a progressione angiografica nel grupppo Lovastatina a più basso dosaggio ( p per trend < 0.001 ), ma non nel gruppo ad alto dosaggio.
Nel gruppo ad alto dosaggio di Lovastatina, il più alto indice BMI è apparso essere protettivo nei confronti degli eventi clinici ( p per trend= 0.06, test di interazione: 0.02 ).
In conclusione, un più alto indice BMI è strettamente associato a progressione aterogenica dopo chirurgia di bypass coronarico.
La terapia aggressiva con statine può essere protettiva nei confronti dell’accelerazione della malattia coronarica, correlata all’obesità. ( Xagena_2008 )
Wee CC et al, J Am Coll Cardiol 2008; 52: 620-625
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XagenaFarmaci_2008