Effetti renali di Finerenone nei pazienti con insufficienza cardiaca. L'analisi dello studio FINEARTS-HF


Finerenone ( Kerendia ) ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la progressione del danno renale nei pazienti con malattia renale cronica albuminurica e diabete mellito di tipo 2.

Una analisi dello studio FINEARTS-HF ha esplorato gli effetti di Finerenone sugli esiti renali in pazienti con scompenso cardiaco e frazione di eiezione moderatamente ridotta o preservata ( HFmrEF / HFpEF ).

Lo studio FINEARTS-HF è stato condotto su pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione moderatamente ridotta o preservata, randomizzati a Finerenone oppure placebo.

L’endpoint primario era un composito di eventi di scompenso cardiaco e morte cardiovascolare; l’endpoint secondario era un composito renale di declino della velocità della filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) maggiore o uguale a 50%, dialisi o trapianto renale.

Sono stati arruolati 6001 pazienti (41% con diabete di tipo 2) con un eGFR medio di 62 ml/min/1.73m2 e rapporto albumina - creatinina (ACR) medio di 18 mg/g.

In un follow up di 32 mesi, Finerenone ha ridotto del 18% il rischio di esiti cardiaci (HR 0.82; P=0.006). Gli eventi renali sono stati nel complesso pochi, con un’incidenza di un composito renale numericamente ma non significativamente superiore nel gruppo Finerenone rispetto al placebo (HR 1.33 [0.94-1.89]). Finerenone ha causato una caduta iniziale di eGFR, con perdita di eGFR alla fine del follow up di -1.7 ml/min/1.73m2, rispetto a -1.0 ml/min/1.73m2 con placebo (differenza −0.7 ml/min/1.73m2 [−0.9 to −0.4]).

Finerenone ha indotto una riduzione precoce del rapporto albumina - creatinina del 30% già a 6 mesi, mantenuta durante il follow-up, e ha ridotto il rischio di nuova microalbuminuria del 24% e di nuova macroalbuminuria del 38%.

I gravi eventi avversi, inclusi l’aumento di creatinina maggiore di 3 mg/dL, l’insufficienza renale acuta e l’iperkaliemia sono stati più frequenti con Finerenone, soprattutto nei pazienti con eGFR inferiore a 60 mL/min/1.73 m2.

In conclusione, nei pazienti con scompenso cardiaco e frazione di eiezione moderatamente ridotta o preservata, Finerenone ha prodotto un beneficio cardiaco, ma ha causato un numerico ma non significativo aumento del rischio di un esito composito renale del 33%. La discordanza tra l’effetto cardiaco e quello renale nei pazienti con scompenso cardiaco e frazione di eiezione moderatamente ridotta o preservata pone degli interrogativi sulla gestione dei pazienti con scompenso cardiaco. ( Xagena_2025 )

Fonte: Journal of American College of Cardiology ( JACC ), 2025

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