La terapia orale antiaggregante con Efient ( Prasugrel ) è stata inserita in classe I per il trattamento della sindrome coronarica acuta senza sopraslivellamento del tratto ST ( NSTE-ACS ) dalle LineeGuida sulla rivascolarizzazione miocardica della Società Europea di Cardiologia ( ESC ) e dall’Associazione Europea di chirurgia cardio-toracica ( EACTS ).
Questo upgrade si aggiunge a quello già ottenuto dal farmaco per l’infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ), e conferma Prasugrel come terapia di prima linea nei pazienti affetti da sindrome coronarica acuta sottoposti a intervento coronarico percutaneo [ PCI ] ( ACS-PCI ).
Inoltre, una analisi post-hoc dello studio TRITON-TIMI 38, basata sulla somministrazione di Prasugrel per 12 mesi ha dimostrato che il trattamento con Prasugrel in accordo con l’indicazione europea porta a una significativa riduzione del 27 % del rischio relativo degli eventi ischemici ( morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale, inclusa la trombosi dello stent ), rispetto a Clopidogrel ( Plavix ).
L’endpoint primario di efficacia in questa analisi era il composito di morte cardiovascolare, infarto miocardico non-fatale o ictus non-fatale, mentre quello di sicurezza era la valutazione dei sanguinamenti maggiori non correlati a by-pass, secondo la classificazione TIMI.
L’aumento significativo di questi sanguinamenti è risultato ridotto quando si rispetta l’indicazione europea ( aumento non-significativo a 12 mesi ).
Questa ulteriore analisi ha dimostrato che la durata della terapia è cruciale nel determinare l’efficacia.
La malattia coronarica, che può evolvere in sindrome coronarica acuta, nell'Unione Europea è la più comune causa di morte, responsabile di più di 741.000 decessi ogni anno.
L’infarto miocardico è la principale manifestazione della coronaropatia, che si presenta quando le arterie sono ristrette o ostruite da colesterolo e depositi di grasso.
In alcuni casi la placca che ostruisce le arterie può disgregarsi e causare un trombo che blocca parzialmente o completamente l’afflusso di sangue al cuore, causando appunto la sindrome coronarica acuta.
In molti casi l’arteria viene riaperta con un intervento coronarico percutaneo con posizionamento di uno stent. ( Xagena_2015 )
Fonte: Lilly, 2015
Xagena_Medicina_2015