La terapia antimicrobica riduce il rischio di ictus nei pazienti con endocardite infettiva
Gli eventi embolici a livello del sistema nervoso centrale sono una delle maggiori cause di morbidità e di mortalità nei pazienti con endocardite infettiva.
L’appropriato ruolo della chirurgia valvolare nel ridurre questi eventi embolici non è ben definito.
Uno studio, coordinato dalla New York University Schoool of Medicine, negli Stati Uniti, ha esaminato la relazione tra l’inizio della terapia antimicrobica e l’incidenza temporale di ictus nei pazienti con endocardite infettiva.
Lo studio di coorte, prospettico, ha riguardato 61 Centri per 1.437 pazienti consecutivi con endocardite del lato sinistro.
L’incidenza cruda di ictus nei pazienti riceventi appropriata terapia antimicrobica, è stata di 4.82 per 1000 pazienti-giorno nela prima settimana di terapia, ed il valore si è ridotto a 1.71 per 1000 pazienti-giorno nella seconda settimana.
Questa percentuale ha continuato a ridursi con il proseguire della terapia.
L’incidenza di ictus si è ridotta in modo simile, senza riguardo alla condizione delle valvole cardiache.
Dopo 1 settimana di terapia antimicrobica, solo il 3,1% della coorte è andata incontro ad ictus.
Dallo studio è emerso che il rischio di ictus nell’endocardite infettiva si riduce in modo sensibile dopo l’inizio della terapia antimicrobica ottimale. ( Xagena_2007 )
Dickerman SA et al, Am Heart J 2007; 154: 1086-1094
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