A cura di Gaetano Satullo, Cardiologia 2, Ospedale papardo, Messina.
E' noto che l'attività fisica protegge dalla cardiopatia ischemica; non è invece noto il livello di attività che permette tale effetto benefico. Dai dati di questo studio emerge che un'attività fisica lieve ha uno scarso effetto sul rischio di cardiopatia ischemica. Un'attività fisica continua e significativa riduce invece il rischio di cardiopatia ischemica. E tale riduzione si mantiene anche in soggetti che hanno diversi fattori di rischio.
(Sesso HD: Circulation 2000;102:975-980)
(Xagena 2000)
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