Nei pazienti con ristenosi in stent, lo stent a eluizione di Sirolimus è superiore all’angioplastica a palloncino
Uno studio coordinato da Fernando Alfonso dell’Hospital Universitario San Carlos di Madrid, ha valutato l’efficacia di stent a eluizione di Sirolimus nei pazienti con ristenosi in-stent.
Lo studio RIBS-II ( Restenosis Intrastent: Balloon Angioplasty Versus Elective Sirolimus–Eluting Stenting ) è stato condotto su 150 pazienti con ristenosi in-stent. ( 76 allocati allo stent a cessione di Sirolimus e 74 all’angioplastica a palloncino ).
L’end point primario era rappresentato dalla percentuale di ristenosi a 9 mesi.
Il successo angiografico è stato ottenuto in tutti i pazienti.
A 9 mesi, il diametro minimo del lume era più largo ( 2.52mm versus 1.54; p < 0.001 ) e la percentuale di ristenosi era più bassa ( 11% versus 39%; p < 0.001 ) nel gruppo sottoposto ad impianto di stent a eluizione di Sirolimus.
Il volume del lume all’ultrasonografia intravascolare a 9 mesi era più ampio ( 279 mm3 versus 197 mm3; p<0.001 ) sempre nel gruppo stent a rilascio di Sirolimus.
Ad 1 anno, la sopravvivenza libera da eventi ( cioè libera da morte, infarto miocardico e rivascolarizzazione del vaso bersaglio ) è risultata significativamente migliorata nel gruppo stent a cessione di Sirolimus ( 88% versus 69%; p<0.004 ) per la minore necessità di rivascolarizzazione del vaso bersaglio ( 11% versus 30%; p<0.003 ).
Lo studio RIBS II ha dimostrato che nei pazienti con ristenosi in-stent, l’impiego di stent a eluizione di Sirolimus fornisce un outcome ( esito ) migliore rispetto all’angioplastica a palloncino. ( Xagena_2006 )
Alfonso F et al, J Am Coll Cardiol 2006; 47: 2152-2160
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