A cura di Gaetano Satullo, Cardiologia 2, Ospedale Papardo, Messina
In uno studio condotto su 338 uomini con cardiomiopatia dilatativa idiopatica ben il 23% abusava nell'assunzione di alcolici. I pazienti che dopo la diagnosi della cardiomiopatia, pur assumendo adeguata terapia farmacologica e in alcuni casi (45) addirittura trapiantati, hanno continuato ad assumere alcolici hanno avuto una prognosi peggiore sia in termini di funzionalità cardiaca che di mortalità. Per maggiori informazioni sull'argomento è possibile consultare il sito www.e-cardiologia.it (Xagena 2000)
(Gavazzi A, Am J Cardio 2000; 85:1114-1118)
(Keywords: alcool, cardiomiopatia dilatativa)
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