Applicazione dell'Aspirina nel trattamento dell'angina instabile

I primi studi controllati e randomizzati di grandi dimensioni, che hanno testato l'Aspirina ( Acido Acetil-Salicilico: ASA) contro placebo nell'angina instabile, hanno utilizzato dosi variabili tra 324 e 1300 mg al giorno, dimostrando che l'ASA è in grado di ridurre l'incidenza di infarto miocardico nella prima settimana di ricovero in ospedale dal 12% al 3%, l'incidenza di morte o infarto miocardico dal 10% al 5% dopo 12 settimane e dal 17% all'8,6% dopo 18 mesi.
Uno studio condotto dal Research Group on Instability in Coronary Artery Disease in Southest Sweden ( RISC), ha esaminato gli effetti di una dose giornaliera di 75 mg di ASA in 796 uomini con angina instabile o infarto miocardico non-Q. Rispetto ai pazienti sottoposti a placebo, è risultato che il rischio di infarto miocardico e di morte dopo trattamento per 5 giorni con ASA si riduceva del 57-69%. I benefici a 5 giorni sono però apparsi significativi solo quando all'ASA è stata associata Eparina.
I benefici a medio termine (3 mesi) e a lungo termine (1 anno) di dosi giornaliere di 75 mg di ASA sul rischio di infarto del miocardio e di morte sono apparsi analoghi a quelli osservati nei 2 studi precedenti con dosi di ASA di 324 e 1300 mg. Lo studio ha dimostrato anche che la riduzione dei rischi di infarto e di morte cardiaca può essere raggiunta senza aumenti significativi di complicanze emorragiche.
Il numero dei pazienti con angina instabile da trattare per 1 anno con ASA per evitare un evento vascolare è pari a 15. ( Bollettino d'Informazione sui Farmaci 2000) (Xagena 2000)

Keywords: RISC, angina instabile, ASA, Aspirina, Acido Acetil-Salicilico, infarto miocardico