Pazienti con malattia coronarica multivasale: la procedura PCI con impianto di stent medicato, guidata dalla misurazione di routine della FFR produce benefici


Nei pazienti con coronaropatia multivasale sottoposti a intervento coronarico percutanea ( PCI ) l’angiografia coronarica rappresenta la metodica convenzionale per guidare l’impianto di uno stent, ma non è stato ancora definito se la misurazione di routine della riserva di flusso frazionale ( FFR, rapporto tra flusso ematico massimo in un’arteria stenotica e flusso ematico massimoin condizioni normali ) in associazione all’angiografia possa migliorare l’outcome.

Un totale di 1005 pazienti con malattia coronarica multivasale sono stati assegnati in modo casuale a impianto di stent a eluizione di farmaco, guidato solamente dall’angiografia oppure guidato da angiografia e misurazione della FFR. Prima della randomizzazione, le lesioni da sottoporre a PCI sono state identificate sulla base della visualizzazione angiografica.

I pazienti assegnati a PCI guidato dalla sola angiografia sono stati sottoposti a impianto di stent coronarico di tutte le lesioni, mentre quelli assegnati a PCI guidato dalla misurazione della FFR sono stati sottoposti a stenting coronarico delle lesioni che presentavano un valore di FFR inferiore o uguale a 0.80.

L’endpoint primario era rappresentato dall’incidenza di mortalità, infarto miocardico non-fatale e nuova rivascolarizzazione a 1 anno.

Il numero medio di lesioni idonee era di 2.7 nel gruppo angiografia e 2.8 nel gruppo FFR ( p = 0.34 ).

Il numero di stent utilizzati per paziente è stato, in media, rispettivamente, di 2.7 e 1.9 ( p inferiore a 0.001).

L’incidenza di eventi a 1 anno è risultata pari a 18.3% ( n=91 ) nel gruppo PCI guidato da angiografia e 13.2% ( n=67 ) nel gruppo FFR ( p=0.02 ).
Il 78% dei pazienti del gruppo PCI guidato da angiografia contro l’81% dei pazienti del gruppo FFR non ha presentato angina a 1 anno ( p=0.20 ).

Dallo studio è emerso che nei pazienti con malattia coronarica multivasale sottoposti a procedura PCI con impianto di stent a rilascio di farmaco, la misurazione di routine della FFR produce una riduzione significativa dell’incidenza dell’endpoint composito di mortalità, infarto del miocardio non-fatale e nuova rivascolarizzazione a 1 anno. ( Xagena_2009 )

Fonte: The New England Journal of Medicine, 2009



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