Studio VALIANT: alta morbidità e mortalità tra i pazienti anziani con insufficienza cardiaca e/o disfunzione sistolica ventricolare sinistra dopo infarto miocardico acuto


I pazienti anziani che soffrono di insufficienza cardiaca o alterata funzione ventricolare sinistra dopo un infarto miocardico acuto ( IMA ) presentano un’alta incidenza di complicanze e di mortalità.

I Ricercatori dello studio VALIANT ( Valsartan in Acute Myocardial Infarction Trial ) hanno analizzato gli outcome ( esiti ) di questi pazienti.

I dati dell’analisi sono stati forniti dallo studio VALIANT, nel quale 14.703 pazienti con insufficienza cardiaca e/o frazione d’eiezione ventricolare sinistra inferiore al 40% sono stati assegnati a ricevere Captopril ( Capoten ), Valsartan ( Diovan ), o entrambi.

La mortalità e l’end point composito ( mortalità cardiovascolare, ricovero per insufficienza cardiaca, re-infarto, ictus ed arresto cardiaco resuscitato ) sono stati confrontati per gruppi di età: inferiore a 65 anni ( n = 6988 ), da 65 a 74 anni ( n = 4555 ), da 75 a 84 ( n = 2777 ), uguale o superiore ad 85 anni ( n = 383 ).

Con l’aumentare dell’età, la mortalità a tre anni è quasi quadruplicata ( 13.4%, 26.3%, 36.0% e 52.1%, rispettivamente ), gli eventi dell’end point composito sono più che raddoppiati ( 25.2%, 41.0%, 52.3% e 66.8% ) ed i ricoveri ospedalieri per insufficienza cardiaca sono quasi triplicati ( 12%, 23.1%, 31.3% e 35.4% ).

L’outcome non è risultato diverso tra i tre trattamenti per ogni gruppo di età.

Le reazioni avverse sono risultate più comuni nei pazienti anziani e nei pazienti riceventi la terapia di combinazione ( Captopril + Valsartan ).

Con l’aumentare dell’età, l’impiego di Aspirina, beta-bloccanti e statine si è ridotto, mentre l’uso di Diossina, calcioantagonisti e diuretici è aumentato.

All’analisi multivariata a tre anni, ogni aumento di 10 anni era associato ad un hazard ratio ( HR ) di 1.49 ( p < 0.0001 ) per la mortalità ed un odds ratio di 1.38 ( p < 0.0001 ) per il ricovero per insufficienza cardiaca.

Nei pazienti anziani con insufficienza cardiaca e/o alterata funzione sistolica ventricolare sinistra dopo infarto miocardico acuto l’outcome è rimasto non favorevole, nonostante la maggior parte dei pazienti fosse in trattamento con beta-bloccanti e tutti ricevessero un Ace-inibitore e/o un bloccante il recettore dell’angiotensina. ( Xagena_2005 )

White HD et al, Circulation 2005; 112: 3391-3399




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XagenaFarmaci_2005