Benefici dal trattamento chirurgico precoce nella forma grave di rigurgito mitralico asintomatico


La tempistica ottimale per l’intervento chirurgico nei pazienti asintomatici con grave rigurgito mitralico non è ben definita.

Un gruppo di Ricercatori coreani ha confrontato i risultati a lungo termine della chirurgia precoce rispetto alla strategia di trattamento convenzionale.

Dal 1996 al 2005, sono stati valutati in maniera prospettica 447 pazienti asintomatici consecutivi ( 253 uomini, età media 50 anni ) con grave rigurgito mitralico degenerativo e funzione ventricolare sinistra preservata.

L’endpoint era rappresentato dal composito di mortalità operatoria, morte cardiaca, ripetizione dell’intervento chirurgico di sostituzione della valvola mitralica e ricovero d’urgenza a causa di insufficienza cardiaca congestizia nel corso del periodo osservazionale.

La chirurgia precoce è stata praticata a 161 pazienti ( gruppo chirurgico ) e il trattamento convenzionale a 286 pazienti ( gruppo trattamento tradizionale ).
Non erano presenti differenze significative tra i 2 gruppi in termini di età, genere, punteggio euroSCORE ( European System for Cardiac Operative Risk Evaluation ) o frazione di eiezione.

Nel corso del follow-up mediano di 1.988 giorni, sono state osservate 2 ripetizioni dell’intervento chirurgico e nessuna morte cardiaca o mortalità operatoria nel gruppo chirurgia rispetto a 12 morti cardiache, 1 ripetizione di intervento chirurgico e 22 ricoveri per insufficienza cardiaca congestizia nel gruppo trattamento tradizionale.

Il tasso attuariale stimato di mortalità cardiaca a 7 anni è stato dello 0% nel gruppo chirurgia e del 5% nel gruppo trattamento tradizionale ( P=0.008 ) e all’analisi di propensity score il tasso attuariale stimato di sopravvivenza libera da eventi è risultato significativamente più elevato nel gruppo chirurgia rispetto al gruppo trattamento tradizionale ( 99% versus 85%; P=0.007 ).

Nel gruppo trattamento tradizionale, il tasso al basale di ipertensione polmonare ( hazard ratio, HR=1.87; P=0.003 ), l’età ( HR=1.02; P=0.005 ) e un’area dell’orifizio di rigurgito efficace ( HR=2.06; P=0.02 ) sono risultate variabili indipendenti per predire lo sviluppo tardivo di indicazioni chirurgiche o di insufficienza cardiaca congestizia all’analisi multivariata di Cox.

In conclusione, rispetto al management conservativo, la strategia basata sulla chirurgia precoce è risultata associata a un miglioramento del tasso di eventi a lungo termine grazie a una diminuzione della mortalità cardiaca e dell’ospedalizzazione per insufficienza cardiaca congestizia in modo più efficace nei pazienti con grave rigurgito mitralico degenerativo.
L’intervento chirurgico precoce può pertanto migliorare gli esiti clinici nei pazienti con grave rigurgito mitralico asintomatico con funzione sistolica ventricolare preservata e alta probabilità di riparazione della valvola mitralica. ( Xagena_2009 )

Kang DH et al, Circulation 2009;119: 797-804



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