Leptina plasmatica e rischio di malattia cardiovascolare nello studio WOSCOPS
La leptina interviene nel metabolismo dei grassi ed è associata alla resistenza all'insulina e ad altri marker della sindrome metabolica.
E' stato ipotizzato che aumentati livelli di leptina permettano di identificare persone ad aumentato rischio di eventi coronarici nello studio WOSCOPS (West of Scotland Coronary Prevention Study).
I livelli plasmatici di leptina sono stati misurati in 377 uomini, che successivamente sono andati incontro ad eventi coronarici, e in 783 uomini che hanno rappresentati il gruppo di controllo.
I livelli di leptina sono risultati significativamente più alti nei soggetti che in un secondo tempo hanno manifestato eventi cardiaci, che non nei controlli (5,87 +/- 2,04 ng/mL versus 5,04 +/- 2,09 ng/mL, p<0.001).
All'analisi monovariata, per ciascun aumento di una deviazione standard (SD) nella leptina, il rischio relativo (RR) di un evento è aumentato di 1,25 (95% CI 1,10 a 1,43, p<0,001).
E' stato osservato un ridotto cambiamento nel valore di RR dopo correzione per l'indice di massa corporea, o per i classici fattori di rischio (età, lipidi, pressione sistolica).
La leptina è risultata correlata alla proteina C-reattiva.
Lo studio WOSCOPS ha dimostrato per la prima volta, in un ampio studio prospettico, che la leptina è un nuovo, indipendente fattore di rischio di coronaropatia. ( Xagena_2001 )
Wallace AM et al, Circulation 2001; 104: 3052-3056