Studio CURE: il Clopidogrel nelle sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST

I pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST presentano un'elevata incidenza di eventi vascolari gravi, nonostante le attuali cure.
Lo studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza dell'antiaggregante piastrinico Clopidogrel associato all'Aspirina in questi pazienti.
Un totale di 12.562 pazienti con comparsa di sintomi entro 24 ore sono stati randomizzati a ricevere Clopidogrel (dosaggio di carico: 300 mg, seguiti da dosaggio di mantenimento: 75 mg/die; n = 6.259) o placebo (n= 6.303) oltre all'Aspirina per 3-12 mesi.
L'endpoint primario (morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico non fatale, ictus) è stato raggiunto nel 9,3% dei pazienti nel gruppo Clopidogrel e nell'11,4% nel gruppo placebo (rischio relativo con il Clopidogrel vs placebo: 0,80 , 95% CI , 0,72 a 0,90 , p < 0.001 ).
L'endpoint secondario (ischemia refrattaria) si è presentato nel 16,5% dei pazienti nel gruppo Clopidogrel e nel 18,8% dei pazienti nel gruppo placebo ( rischio relativo : 0,86 ; 95% CI , 0,79 a 0,94 ; p <0.001 ).
L'incidenza in ospedale di grave ischemia, ischemia refrattaria, insufficienza cardiaca, rivascolarizzazione è risultata più bassa nel gruppo Clopidogrel.
Nel gruppo trattato con il Clopidogrel l'incidenza di sanguinamenti maggiori è stata del 3.7% contro il 2,7% del gruppo placebo ( rischio relativo : 1,38 ; p = 0,001 ).
Il sanguinamento grave con pericolo per la vita si è avuto nel 2,2% versus 1,8% , l'ictus emorragico nello 0,1% versus 0,1% , rispettivamente.
L'antiaggregante piastrinico Clopidogrel si è mostrato efficace nei pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST con accettabile profilo di sicurezza.. ( Xagena_2001 )

Yusuf S et al, N Engl J Med 2001 ; 345: 494 -502