Tenecteplase, un nuovo trombolitico da somministrare in unico bolo
Il Tenecteplase ( Metalyse ) è un nuovo trombolitico , impiegato in un unico bolo di somministrazione, per il trattamento dell’infarto miocardico acuto.
Il Tenecteplase, noto anche come TNK t-PA è una variante dell’Alteplase, ottenuta mediante ingegneria genetica.
L’Alteplase a sua volta è una versione ricombinante del tissue plasminogen activator ( t-PA ).
Le lettere T, N, K del TNK t-PA rappresentano le 3 regioni modificate ( sostituzione di aminoacidi ) a partire dalla proteina naturale t-PA.
Il Tenecteplase ha una clearance più lenta di 4 volte rispetto all’Alteplase, con conseguente maggior legame con la fibrina ed una maggiore resistenza all’inibizione PAI -1 ( plasminogen activator inhibitor type 1 ).
Nei pazienti con infarto miocardico acuto il Tenecteplase somministrato come unico bolo esibisce una disposizione bifasica. Il Tenecteplase è rimosso dal plasma con un’emivita di 20-24 minuti. L’emivita della fase terminale è compresa tra i 90 ed i 130 minuti. In 99 dei 104 pazienti trattati con Tenecteplase, la clearance plasmatica media variava da 99 a 119 mL/min.
Il volume di distribuzione iniziale è correlato al peso corporeo e approssimativamente al volume plasmatico.
Il Tenecteplase è metabolizzato a livello epatico.
L’approvazione del Tenecteplase da parte della FDA e dell’EMEA è avvenuta grazie soprattutto ai risultati dello studio ASSENT-2 ( Lancet 1999; 354 : 716-722 ).
In questo studio il Tenecteplase è stato confrontato con l’Activase in 16.949 pazienti colpiti da infarto miocardico acuto.
La mortalità a 30 giorni è stata del 6,2% sia nel gruppo Tenecteplase che in quello dell’Acteplase, l’emorragia intracranica si è presentata con la stessa percentuale nei due gruppi ( 0,9% ).
L’incidenza totale di ictus è risultata similare : 1,8% nel gruppo Tenecteplase e 1,7% con l’Acteplase .
L’incidenza di morte o ictus non fatale è avvenuta nel 7,1% nel gruppo trattato con Tenecteplase e nel 7% con Alteplase.