Ipercolesterolemia: l’Acido Eicosapentaenoico riduce gli eventi coronarici maggiori


Esistono evidenze cliniche ed epidemiologiche che indicano che un’aumentata assunzione di acidi grassi n-3 a lunga cattura protegge contro la mortalità da malattia coronarica.

I ricercatori dello studio JELIS ( Japan EPA lipid intervention study ) hanno verificato l’ipotesi che l’impiego per un lungo periodo di Acido Eicosapentaenoico ( EPA ) sia efficace nel prevenire gli eventi coronarici maggiori nei pazienti con ipercolesterolemia, che consumano grandi quantità di pesce.

Sono stati arruolati 18645 pazienti con livelli di colesterolo pari a 6.5 mmol/l o valori superiori.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 1800 mg/die di EPA assieme ad una statina ( gruppo EPA n= 9326 ) o solo una statina ( gruppo di controllo n= 9319 ).

Il periodo osservazionale è stato di 4,6 anni.

L’endpoint primario era rappresentato dagli eventi coronarici maggiori, tra cui morte coronarica improvvisa, infarto miocardico fatale e non fatale, ed altri eventi non fatali come angina pectoris instabile, angioplastica, impianto di stent, o bypass coronarico.

Nel corso del periodo osservazionale, l’endpoint primario è stato raggiunto nel 2,8% dei pazienti nel gruppo EPA e nel 3,5% dei pazienti nel gruppo di controllo, pari ad una riduzione relativa del 19% riguardo agli eventi coronarici maggiori ( p = 0.011 ).

Le concentrazioni di colesterolo LDL dopo trattamento si sono ridotte del 25%.

I livelli plasmatici di colesterolo non hanno rappresentato un fattore significativo nella riduzione del rischio degli eventi coronarici maggiori.

Nel gruppo EPA è stata anche osservata una riduzione significativa dell’angina instabile e degli eventi coronarici non-fatali.

Non è stata riscontrata differenza tra i gruppi riguardo alla morte cardiaca improvvisa e alla morte coronarica.

Nei pazienti con una storia di malattia cardiaca, trattati con EPA e statina, gli eventi coronarici maggiori si sono ridotti del 19%, mentre nei pazienti con nessuna storia di coronaropatia, il trattamento con EPA ha ridotto gli eventi coronarici maggiori del 18%, ma questo dato non era significativo.

I dati dello studio JELIS hanno mostrato che il trattamento con EPA è efficace nel prevenire gli eventi coronarici maggiori e soprattutto gli eventi coronarici non-fatali, nei pazienti giapponesi con iopercolesterolemia. ( Xagena_2007 )

Yokoyama M et al, Lancet 2007; 369: 1090-1098



Link: MedicinaNews.it

Cardio2007 Farma2007

XagenaFarmaci_2007