La velocità dell’onda di polso è un predittore indipendente di malattia coronarica e di ictus


La rigidità arteriosa è stata associata al rischio di malattia cardiovascolare in gruppi selezionati di pazienti.

I Ricercatori dello studio Rotterdam hanno valutato se la rigidità arteriosa sia un predittore di malattia coronarica e di ictus nei soggetti apparentemente sani.

Sono stati esaminati 2835 soggetti che hanno partecipato alla terza fase dello studio Rotterdam.

La rigidità arteriosa è stata misurata mediante la velocità dell’onda di polso e la distensibilità carotidea.

Durante il periodo osservazionale, 101 soggetti hanno sviluppato malattia coronarica ( periodo di follow-up medio, 4.1 anni ) e 63 soggetti hanno manifestato un ictus ( periodo di follow-up medio, 3.2 anni ).

Il rischio di malattia cardiovascolare è aumentato con l’aumentare dell’indice di velocità dell’onda di polso.
L’hazard ratio ( HR ) di coronaropatia per i soggetti nel secondo e nel terzo terzile dell’indice di velocità dell’onda di polso rispetto ai soggetti nella categoria di riferimento è stato 1.72 e 2.45, rispettivamente, dopo aggiustamento per età, sesso, pressione arteriosa e frequenza cardiaca.

L’HR per l’ictus è stato 1.22 e 2.88, rispettivamente.

La distensibilità carotidea, nel modo in cui è stata misurata nello studio, è risultata non indipendentemente associata alla malattia cardiovascolare.

I dati dello studio hanno dimostrato che la velocità dell’onda di polso è un predittore indipendente di malattia coronarica e di ictus nei soggetti apparentemente sani. ( Xagena_2006 )

Mattace-Raso F et al, Circulation, 2006; 113: 657-663




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Cardio2006