Effetti cardiovascolari del trattamento sistemico dei tumori


Molti trattamenti antitumorali sistemici hanno effetti nocivi sul sistema cardiovascolare, limitando così la possibilità di un’ulteriore terapia, peggiorando la qualità di vita dei pazienti e aumentandone la mortalità.

L’effetto nocivo meglio conosciuto e clinicamente più rilevante è la cardiotossicità delle antracicline.
Altri farmaci citotossici associati a significativi rischi di complicanze cardiovascolari includono gli agenti alchilanti, il 5-Fluorouracile e Paclitaxel ( Taxol ).

Gli effetti avversi cardiovascolari sono associati anche all'uso di terapie mirate, come Trastuzumab ( Herceptin ), Bevacizumab ( Avastin ) e inibitori della tirosin-chinasi, e ad alcuni dei farmaci utilizzati nel trattamento delle neoplasie ematologiche, come l'Acido Retinoico tutto-trans ( ATRA, Retin-A ) e il Triossido di Arsenico ( Trisenox ).

La complicanza cardiaca più grave delle terapie antitumorali è l'insufficienza cardiaca congestizia, associata prevalentemente all'uso di antracicline, Trastuzumab e Ciclofosfamide ad alte dosi.
L’ischemia miocardica è principalmente causata da antimetabolita e dal trattamento con Interferone alfa.

Altri effetti nocivi possono includere ipotensione, ipertensione, aritmie e disturbi della conduzione, edema, pericardite e complicanze tromboemboliche. ( Xagena2010 )

Senkus E, Jassem J, Cancer Treat Rev 2010; Epub ahead of print



Link: MedicinaNews.it

Cardio2010 Farma2010 Onco2010

XagenaFarmaci_2010