Gli antidepressivi non riducono la sopravvivenza tra i pazienti con insufficienza cardiaca


La depressione è associata ad una ridotta sopravvivenza nei pazienti con scompenso cardiaco, indipendentemente dall’uso dei farmaci antidepressivi.

E’ stata valutata la relazione tra mortalità nel lungo periodo e l’impiego dei farmaci antidepressivi tra 1.006 pazienti adulti con insufficienza cardiaca e frazione d’eiezione minore o uguale al 35% e con depressione.

I partecipanti sono stati arruolati nel periodo 1997 e 2003.
Al basale, il 30% era depresso ( punteggio alla scala Beck Depression Inventory maggiore o uguale a 10 ) ed il 24.2% stava assumendo antidepressivi, soprattutto inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ).

Il periodo osservazionale medio è stato di 972 giorni; nel corso di questo periodo il 42.7% dei partecipanti è morto.

L’impiego di qualsiasi antidepressivo, o di un antidepressivo SSRI, è risultato associato ad un aumento della mortalità ( hazard ratio, HR=1.32; p=0.03 ).

La stessa depressione era anche significativamente associata a mortalità ( HR=1.39; p=0.003 ).

Dopo aggiustamento, la relazione tra uso di farmaci antidepressivi e la mortalità è divenuta non-significativa ( HR=1.24; p=0.13 ).
Al contrario, la depressione è rimasta associata alla mortalità anche dopo aggiustamento per l’uso degli antidepressivi ed altri fattori di rischio ( HR=1.33; p=0.01 ). ( Xagena_2008 )

Fonte: Archives of Internal Medicine, 2008



Link: MedicinaNews.it



XagenaFarmaci_2008