Aumentato rischio di infarto miocardico dopo assunzione dell’antinfiammatorio Celecoxib
Ricercatori del Medical Research Institute della Nuova Zelanda a Wellington hanno esaminato se l’aumentato rischio di eventi cardiovascolari con Rofecoxib ( Vioxx ) rappresentasse un effetto di classe degli inibitori specifici per la cicloossigenasi di tipo 2 ( COX-2 ).
Questi studi clinici per un totale di 4422 pazienti hanno incontrato i criteri fissati dagli Autori: durata dello studio di almeno 6 settimane e dati su gravi eventi tromboembolici cardiovascolari.
L’odds ratio ( OR ) di infarto miocardico con Celecoxib ( Celebrex ) rispetto al placebo è risultato 2.26.
Per gli eventi cardiovascolari compositi ( OR = 1.38 ), per la morte cardiovascolare ( OR = 1.06 ) e per l’ictus ( OR = 1.0 )non è stato riscontrato nessun significativo aumento del rischio con il Celecoxib.
La meta-analisi secondaria che ha incluso 6 studi clinici per un totale di 12.780 pazienti, ha mostrato sempre un aumento del rischio di infarto miocardico con il Celecoxib ( OR = 1.88 ).
I dati di questa revisione hanno indicato che i pazienti trattati con l’antinfiammatorio Celecoxib presentano un aumento del rischio di infarto miocardico.
Questa è una conferma all’ipotesi che il rischio cardiovascolare rappresenti un effetto di classe degli inibitori specifici per COX-2. ( Xagena_2006 )
Caldwell B et al, J R Soc Med 2006; 99: 132-140
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XagenaFarmaci_2006