L'ipoglicemia spontanea associata a un aumento della mortalità nei pazienti con infarto miocardico acuto


Mentre il controllo del glucosio è raccomandato dalle Società scientifiche per i pazienti con iperglicemia ospedalizzati con infarto miocardico acuto ( IMA ), l’entusiasmo per l’abbassamento della glicemia è, in parte, mitigato, dai dubbi sull’induzione dell’ipoglicemia.
Non è comunque noto se l’ipoglicemia episodica che si verifica come risultato della terapia per l’abbassamento del glucosio sia pericolosa per il paziente con infarto miocardico acuto.

Un gruppo di Ricercatori del Saint Luke’s Hospital di Kansas City negli Stati Uniti, ha condotto uno studio di coorte retrospettivo per determinare se il rischio di mortalità associato a eventi ipoglicemici fosse simile nei pazienti che hanno sviluppato ipoglicemia spontaneamente e in quelli che l’hanno sviluppata in seguito a terapia insulinica.

Lo studio è stato condotto utilizzando i dati dall’Health Facts, un database di pazienti ospedalizzati in 40 ospedali degli Stati Uniti tra il 2000 e il 2005.

Di tutti i pazienti presenti nel database, 7.820 erano stati ospedalizzati con infarto acuto del miocardio ed erano iperglicemici al momento dell’ammissione ( glicemia maggiore o uguale a 140 mg/dL ).

I pazienti sono stati stratificati sulla base dello sviluppo di eventi ipoglicemici (glicemia inferiore a 60 mg/dL ) durante la successiva ospedalizzazione.

Modelli di regresisone logistica sono stati utilizzati per valutare l’associazione tra ipoglicemia e mortalità in ospedale all’interno dei sottogruppi di pazienti trattati o non trattati con terapia a base di Insulina.

La principale misura di esito è stata la mortalità in ospedale per tutte le cause.

Tra i pazienti trattati o non trattati con Insulina, quelli con ipoglicemia erano più anziani e presentavano più comorbidità.

L’ipoglicemia è risultata associata con un’aumentata mortalità in pazienti non-trattati con Insulina ( 18,4% di mortalità in pazienti con ipoglicemia vs 9,2% in quelli senza ipoglicemia; P<0.001 ), ma non in quelli trattati con Insulina ( 10,4% di mortalità in pazienti con ipoglicemia vs 10,2% in quelli senza ipoglicemia; P = 0,92 ).

Dopo aggiustamento per variabili multiple è emersa un’associazione significativa tra ipoglicemia e terapia con Insulina ( P per interazione = 0,01 ).

L’ipoglicemia è risultata essere un predittore di mortalità più elevata in pazienti non-trattati con Insulina ( odds ratio, OR=2,32 vs pazienti senza ipoglicemia ), ma non nei pazienti trattati con Insulina ( OR=0,92 vs pazienti senza ipoglicemia ).

In conclusione, mentre l’ipoglicemia è risultata associata a un aumento della mortalità nei pazienti con infarto miocardico acuto, questo rischio rimane confinato a pazienti che hanno sviluppato l’ipoglicemia spontaneamente.

Al contrario, l’ipoglicemia iatrogena dopo terapia insulinica non risulta associata a un maggior rischio di mortalità. ( Xagena_2009 )

Kosiborod M et al, JAMA. 2009; 301: 1556-1564



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XagenaFarmaci_2009