I pazienti a basso rischio di recidive di tromboembolismo venoso possono essere identificati mediante il test di generazione della trombina
La misurazione della generazione di tromboembolia permette di identificare i pazienti a basso rischio di tromboembolia venosa ricorrente.
Questi pazienti non necessitano di terapia anticoagulante di lungo periodo ( antagonista della Vitamina K ).
Ricercatori della Medical University di Vienna ( Austria ) hanno compiuto uno studio che ha coinvolto 914 pazienti con prima esperienza di tromboembolia venosa spontanea.
Il periodo di follow-up è stato in media di 47 mesi.
L’incidenza di tromboembolia venosa è stata dell’1.1%.
Il rischio di recidive di tromboembolia venosa era ridotto del 58% tra i pazienti con valori di generazione di trombina compresi tra 400nM e 300nM, e del 63% per i pazienti con valori inferiori a 300nM, rispetto ai pazienti con valori superiori ai 400nM ( p < 0.001 ).
Due terzi dei pazienti avevano valori al di sotto di 400nM ed il loro rischio di recidiva di tromboembolia venosa era inferiore al 60%, rispetto ai pazienti con valori di generazione di trombina superiori a 400nM.
A 4 anni, l’incidenza di recidiva di tromboembolia venosa era del 6.5% tra i pazienti con generazione di trombina inferiore a 400nM e del 20% per i pazienti con valori più alti ( p < 0.001 ). ( Xagena_2006 )
Fonte: Journal of American Medical Association, 2006
Link: MedicinaNews.it
Cardio2006