Sopravvivenza dopo rivascolarizzazione nelle persone anziane

L'intervento coronarico percutaneo (PCI) ed il CABG (bypass) trovano sempre più impiego in cardiologia.
Alcuni studi hanno tuttavia mostrato esiti non favorevoli dopo l'applicazione di queste tecniche ai soggetti anziani.
Il Progetto APPROACH (The Alberta Project for Outcomes Assessment in Coronary Heart Disease) ha raccolto i dati di tutti i pazienti sottoposti a cateterizzazione cardiaca e rivascolarizzazione nella provincia di Alberta (Canada) fin dal 1995.
Tra i 5.198 pazienti di età compresa tra i 70 ed i 79 anni d'età, la percentuale di sopravvivenza dopo CABG, PCI o terapia farmacologica è stata: 87,3%, 83,9% e 79,1%, rispettivamente.
Nei 983 pazienti d'età uguale o superiore agli 80 anni, la sopravvivenza è stata invece del 77,4% per il bypass, 71,6% per l'intervento coronarico percutaneo e 60,3% per la terapia farmacologica.
I pazienti molto anziani (>/=80 anni) hanno presentato una riduzione del rischio assoluto associato a CABG e PCI superiore rispetto ai pazienti più giovani (70-79 anni).
Questo studio sembra confermare la validità dell'estensione della rivascolarizzazione con PCI o CABG alle persone anziane. ( Xagena_2002 )

Graham MM et al, Circulation 2002; 105: 2378-2384