Sindromi coronariche: i limiti degli antagonisti GPIIb/IIIa, orali. /Parte III


Gli antagonisti del recettore della glicoproteina IIb/IIIa rappresentano un valido presidio terapeutico delle sindromi coronariche.
In acuto questi farmaci hanno fornito valide prove di efficacia e di sicurezza.
Più complessa si presenta la situazione per gli antagonisti somministrabili per os, da impiegare nella profilassi delle sindromi coronariche, al di fuori dell'ospedale.
Gli antagonisti GPIIb/IIIa orali possono dare origine a trombocitopenie e a complicanze emorragiche.
Le emorragie microcutanee dipendono dalla durata dell'elevata inibizione (>80%) delle piastrine.
Poichè i farmaci antagonisti GPIIb/IIIa presentano un assorbimento variabile ed eliminazione renale, molti pazienti superano l'80% dell' inibizione delle piastrine.

(Keywords:sindromi coronariche, antagonisti GPIIb/IIIa)

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