Sostituzione della valvola aortica per valvola aortica bicuspide: rischio di eventi aortici a lungo termine


La valvola aortica bicuspide è associata ad aortopatia ascendente che predispone a dilatazione e dissezione aneurismatica, anche dopo sostituzione della valvola aortica eseguita con successo. Vi sono, tuttavia, scarse evidenze su cui formulare raccomandazioni per la sostituzione profilattica dell'aorta ascendente al momento della sostituzione della valvola aortica.

Sono state esaminate in uno studio della Mayo Clinic le cartelle cliniche di pazienti con valvola aortica bicuspide sottoposti a sostituzione della valvola aortica senza sostituzione o riparazione aortica tra il 1960 e il 1995.
Il follow-up è stato eseguito mediante revisione delle cartelle cliniche e questionario postale.
Tra i 1.286 pazienti, l'età media all'intervento era di 58 anni.

Durante il follow-up ( periodo medio 12 anni, range da 0 a 38 anni ) ci sono state 13 dissezioni aortiche documentate ( 1% ), 11 sostituzioni dell'aorta ascendente ( 0.9% ), e 127 casi documentati di progressiva dilatazione dell'aorta ( 9.9% ).

La libertà a 15 anni da dissezione, dilatazione o sostituzione aortica è stata dell'89%, ed è stata più bassa nei pazienti con documentata dilatazione aortica al momento della sostituzione della valvola aortica, rispetto a quelli le cui dimensioni aortiche erano normali ( p=0.001 ).

I predittori multivariati di complicanze aortiche sono risultati: successiva sostituzione della valvola aortica ( hazard ratio, HR=3.5; p inferiore a 0.001 ), concomitante bypass aortocoronarico ( HR=2.6; p inferiore a 0.001 ), aorta dilatata ( HR=1.8; p=0.001 ), e abuso di tabacco ( HR=1.8; p=0.003 ).
La dilatazione aortica non ha predetto la mortalità.

In conclusione, nonostante un vero rischio di eventi aortici dopo sostituzione della valvola aortica per valvola aortica bicuspide, la presenza di dissezione aortica è risultata bassa.
Il rischio chirurgico aggiuntivo imposto dalla sostituzione preventiva dell'aorta ascendente è probabilmente altrettanto basso. ( Xagena_2010 )

McKellar SH et al, Am J Cardiol 2010; 106: 1626-1633



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